Narges Mohammadi è un’attivista iraniana per i diritti umani e le libertà civili, nota per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e la sua opposizione alla pena di morte, grazie alle quali ha ricevuto nel 2023 il Premio Nobel per la pace.
Vice-presidente del Centro dei Difensori dei Diritti Umani, è stata più volte arrestata e imprigionata dalle autorità iraniane a causa del suo impegno civile. La sua prima condanna risale al 1998. Da allora, ha subito numerosi processi e detenzioni, spesso nella prigione di Evin, dove ha denunciato condizioni disumane e torture. Nel 2021 è stata arrestata per aver partecipato a una commemorazione e successivamente è stata condannata a otto anni di carcere, due anni di esilio e 74 frustate. Nonostante le continue persecuzioni, Mohammadi è rimasta una voce coraggiosa contro le ingiustizie in Iran.
Nel 2024 Mondadori pubblica Più ci rinchiudono, più diventiamo forti. Voci di donne iraniane in lotta per la libertà, una raccolta di 12 interviste a dodici donne detenute che Mohammadi ha realizzato per mettere in luce ancora una volta la durezza della dittatura iraniana e il coraggio di tutti coloro che vi si oppongono.